Scuola

“Il sabato del villaggio” Un sabato uguale ai nostri!

Questa poesia, scritta da Giacomo Leopardi, si apre con la descrizione della vita in un paese durante un tranquillo sabato pomeriggio. Alcuni compaesani aspettano con allegria la giornata di festa della domenica.
La sensazione di serenità è rafforzata dal paesaggio collinare e dagli intensi colori del tramonto.
Perché parlare di questa poesia, così antica, nel nostro blog?
Perché per noi è probabilmente uno dei pochi casi in cui il poeta mette da parte la sua visione pessimistica dell’universo, soffermandosi su alcuni momenti di piacere della vita e valorizzando il periodo della giovinezza, bello e spensierato, fino a quando…
Quindi Leopardi ci vuole insegnare che la felicità si trova per lo più nell’attesa che prepara alle feste e non, come siamo abituati a pensare, alla festività stessa.
Ma che linguaggio usa Leopardi?
Il linguaggio che usiamo noi ragazzi? No, è poetico, ma può essere definito allegro e giocoso, tanto che alcuni personaggi, vengono presentati usando il vezzeggiativo.
Cosa ci è piaciuto di questa poesia?
Questa poesia ha suscitato in noi sensazioni di tranquillità e spensieratezza. E forse chi lo sa… dopo la lettura di questa poesia, anche noi saremo in grado di apprezzare di più e con maggiore consapevolezza l’attesa della domenica, che, alla fine, diventa malinconica e triste poiché ci proietta al lavoro del lunedì.
Può sembrare strano, ma nella poesia di un autore così “vecchio” abbiamo trovato tanti spunti validi anche oggi, importanti per capire come l’essere umano provi le stesse sensazioni ed emozioni da sempre e per sempre.
Questa immagine per farvi riflettere sui colori e sulla bellezza che può trasmetterci il tramonto in un sabato qualunque.

Valentina Sennati, Maria Sole Sacchetti 3C