Scuola

Agricoltura e salvaguardia dell’ambiente

Il giorno 4 aprile 2024 è venuto nella nostra classe 1D per parlare con noi di agricoltura e rispetto per l’ambiente il Sig. Simone Bossolini, tecnico dell’associazione Confagricoltura di Arezzo.
Visto che a storia abbiamo studiato la rivoluzione agricola dell’anno Mille, abbiamo avuto modo di fare un confronto tra agricoltura del Medioevo e agricoltura praticata oggi e quello che abbiamo scoperto è stato molto interessante.
Abbiamo parlato di tanti argomenti, come le coltivazioni più diffuse nella provincia di Arezzo, cioè vino, olio extravergine di oliva, frutta (in particolare mele, pesche, susine, pere) o delle difficoltà del settore agricolo (ad esempio la siccità e le forti piogge), ma la cosa che mi ha colpito di più è stata l’allevamento dei bovini della razza chianina. Questa razza è stata selezionata anticamente per lavorare nei campi e gli animali sono alti e robusti, con gambe lunghe. Hanno un caratteraccio, infatti sono molto aggressivi e fanno anche paura ai lupi. Oggi vengono allevati all’aperto, soprattutto in Valtiberina. In Valdichiana ci sono pochi allevamenti (Jarek).

Ascoltiamo un primo intervento ripreso dal Podcast Agricoltura.

A me ha colpito di più l’argomento degli insetti, infatti abbiamo imparato che ci sono insetti utili e indispensabili per l’uomo, ad esempio le api, perché con la loro impollinazione da un fiore all’altro permettono la riproduzione delle piante. Le vespe, invece, prendono il polline solo per il loro nutrimento. Le api si distinguono dalle vespe perché, rispetto a queste, sono più tozze, rossicce e ricoperte di peluria (le vespe sono più allungate e di colore giallo acceso) e non bisogna cercare di ucciderle quando le vediamo accanto a noi: se stiamo fermi non ci pungono, anche perché dopo la puntura perdono il pungiglione e muoiono (Leonardo M., Maria Francesca, Irene, Thomas, Patrik, Federico).
Mi ha colpito il fatto che esiste una cimice particolare, chiamata asiatica, che è più scura e ha dei puntini neri. Tutte le cimici sono dannose perché possono pizzicare le persone e possono succhiare la frutta e la verdura, lasciando il loro odore sgradevole e danneggiando l’ambiente. Vengono allevate delle vespe particolari, chiamate samurai, che si nutrono delle cimici e che possono farle diminuire (Alberto).
Per quanto riguarda la differenza tra agricoltura tradizionale, biologica e integrata, Bossolini ci ha detto che quella tradizionale consente l’uso regolare di composti chimici, quella integrata solo quando strettamente necessario e quella biologica non ne consente l’utilizzo.

Ora ascoltiamo un secondo intervento preso sempre dal Podcast Agricoltura.

Il sistema della rotazione triennale che abbiamo studiato a storia viene utilizzato ancora oggi, anche se si sono allungati i periodi di coltivazione e si sono aggiunte le piante leguminose. L’Unione Europea, a certe condizioni, incentiva questo tipo di coltivazione dando dei finanziamenti in denaro (Leonardo D.).
Anche per ciò che riguarda i concimi ci sono stati degli importanti cambiamenti, infatti un tempo veniva utilizzato come concime solo il letame, mentre in epoca più recente si sono utilizzati i concimi chimici, anche se il letame rimane in uso anche oggi (Iacopo).
Per salvare l’ambiente e cercare di inquinare il meno possibile, oggi gli agricoltori si spostano con trattori elettrici, usano attrezzi a batteria e pannelli fotovoltaici per l’energia (Tommaso).
Bossolini ha anche detto che è molto importante guardare le etichette dei prodotti quando facciamo la spesa al supermercato, infatti spesso si legge “aromi naturali” anche se di naturale non c’è niente visto che gli aromi si fanno in laboratorio per simulare l’odore di alcuni frutti. Oppure stare attenti anche ai succhi di frutta, che sono pieni di coloranti e di zuccheri, quindi molto meglio andare a comprare la frutta fresca e farsi una bella spremuta (Rachele, Asia).
Simone è un esperto della sua materia, ma ci ha raccontato che quando andava a scuola all’Istituto agrario di Siena alcuni insegnanti dicevano che non aveva scelto la scuola giusta, invece si sbagliavano: nonostante la fatica di alzarsi presto la mattina, lui studiava cose che gli interessavano (anche se aveva paura dei colloqui). Ma aveva ragione lui, infatti oggi sta lavorando con successo in una grande associazione agricola, conosce bene l’agricoltura e è anche molto bravo a spiegare; grazie a lui ho capito tante cose, ad esempio come riconoscere le api dalle vespe e stare attenti alle aggiunte artificiali scritte nelle etichette quando si va a fare la spesa (Alice, Gaia, Annachiara).

Infine vi invito ad ascoltare il terzo intervento ripreso sempre dal Podcast Agricoltura.

Mentre parlavamo, registravamo tutte le domande e le risposte con l’apparecchiatura che usiamo per fare i podcast. Io, Justin, facevo l’intervistatore e mi spostavo con il microfono per passarlo ai miei compagni che facevano le domande.

Classe 1D

Clicca per ingrandire le immagini