Scuola

Oltre l’immagine – attività di letto-scrittura fotografica

Scattare una bella foto con lo smartphone… è immediato, quello che è più complicato è riuscire a comunicare a chi la guarda cosa c’è dentro la foto. D’altra parte il discorso vale anche al contrario, per vedere cosa c’è in un’immagine, bisogna saper guardare.
In sintesi questo è il contenuto della nostra attività “Oltre l’immagine”: imparare a leggere la realtà andando un po’ oltre l’apparenza.

Parte prima – “Mettiti nei miei panni…”
Mettersi nei panni di qualcun altro non è un esercizio semplice: vuol dire provare a pensare e sentire con logica e sensazioni non nostre, vedere da un punto di vista diverso da quello abituale.
Qui abbiamo provato a raccontare dal punto di vista di animali molto molto piccoli, praticamente … Storie dal basso.

I Giganti

Era una normalissima giornata d’autunno il sole risplendeva coperto da qualche nube, la rugiada faceva sì che il terreno fosse bagnato e l’albero in cui vivevo era umido, anzi…; fradicio, così quella mattina decisi di farmi una passeggiata, quindi salutai la mia famiglia, mangiai una mosca al volo e scesi sul prato.
L’aria era particolarmente fresca, ma si stava bene, la mia passeggiata fu interrotta venti minuti dopo, quando trovando un bel posto al sole mi addormentai.
Pace e tranquillità vennero disturbate da un forte rumore, così, dopo aver udito quel frastuono, corsi subito a casa per accertarmi che la mia famiglia stesse bene.
Tornato all’ albero scoprii che la mia famiglia stava bene, ma era spaventata per via del fracasso.
Sentimmo il rumore altre quattro volte, però alla quarta una bizzarra formica con gli abiti impolverati e rovinati ci urlò dell’arrivo dei giganti. Noi non le credemmo, ma la nostra strana conversazione venne interrotta da una specie di terremoto… un gigante stava arrivando verso di noi!
Per il fracasso io caddi dall’ albero e per poco non mi schiacciò, ma molti altri di loro stavano arrivando…

Giulio Bonichi 2A

Oh… No!!!

Sono la lucertola più sfortunata del mondo, uno strano animale mi dà la caccia e io ne sono estremamente spaventato…
I più vecchi della mia famiglia raccontano cose strane, leggende di strani animali, chiamati gatti e di code perdute, mi dicono sempre di uscire dalla tana solo per prendere cibo, ma di fare molta, molta attenzione…

Luca Dell’Avanzato 2A

Peggio di prima

Una mattina mi svegliai sull’albero di un enorme giardino, era davvero brutto e scomodo, perché era pieno di insetti antipatici che mi davano fastidio, vivevo lì sola perché accanto al giardino c’era un bellissimo orto che mi aspettava tutte le mattine, ed essendo una lumaca adoravo gli orti, ma adesso era il momento di mettersi in cammino.
Stavo scendendo dal tronco, dove mi ero addormentata, per recarmi nell’orto di gustosissime insalate. Mi ci sarebbe voluto un bel po’, visto che era piuttosto lontano da qui. Scesi dal tronco,  oggi l’erba era piena di insetti, più delle altre volte e questo avrebbe attirato molti predatori, vista la mia lentezza non avrei potuto sopravvivere ai loro attacchi…
 Ad un certo punto, sentii uno strano fruscio nell’erba,  tutti gli insetti erano scomparsi, vidi sbucare una testa verde, era la testa di una lucertola, provai a correre più forte che potevo, ma mi avrebbe raggiunto in un batter d’occhio, allora mi rintanai nel mio guscio, sperando che non riuscisse a mangiarmi.  Aspettai, visto che non stava succedendo niente da un po’, feci uscire la testa e vidi una gigantesca mano che mi stava prendendo, mi teneva con delicatezza, oggi mi sentivo fortunata e pensai subito che mi portasse nel bellissimo orto. Cominciai a immaginare quelle meravigliose insalate, mi stava venendo l’acquolina in bocca, la mano mi appoggiò a terra, ma ancora stavo sognando, qualche minuto dopo, aprii gli occhi e mi ritrovai in una distesa di lumache morte…

Daria Randellini 2A

Un incontro inaspettato

Ciao, mi chiamo Gigio, sono un topolino di campagna, ho il pelo marrone chiaro, occhi nero intenso, sono un po’ paffutello, ma so correre molto veloce.
Oggi vi volevo raccontare una mia avventura.
Tutto cominciò una mattina, mi svegliai e feci colazione con un pezzetto di mela, mi pettinai e uscii a fare una passeggiata e a cercare qualcosa per pranzo. Mentre camminavo, improvvisamente diventò tutto buio, alzai lo sguardo e mi accorsi che sopra di me c’era un piede, dalla paura rimasi paralizzato e chiusi gli occhi, dopo un po’ però capii che il piede si era spostato, aprii gli occhi e vidi che il piede era della mia amica Costanza… era venuta a portarmi il pranzo.

Matilde Carboni 2A

Una strana giornata

Ciao, sono Terry, una simpatica lucertola. Sono verde e ho una bellissima coda invidiata da tutti.
Questa mattina ho deciso di uscire dalla mia tana e farmi un giro, il tempo è davvero bello oggi, perché c’è un bel sole splendente, in cielo, che rende tutto più sereno.
Sono davvero di buon umore e sorrido a tutti. Incontro un mio amico e mi fermo a parlare con lui. Per pranzo andiamo in cerca di insetti. Troviamo un parco, è pieno di bambini che corrono e urlano… quanto li odio!

Però la fame si fa sempre più forte, allora mi faccio coraggio ed entro nel parco. Trovo molti insetti, forse troppi, mi sento appesantita, così comincio a fare movimento, salendo e scendendo da un albero.

Ad un certo punto vedo qualcosa davanti a me, non faccio in tempo ad andarmene… che mi ritrovo nella mano di una bambina!

Lei mi porta a casa sua, ma appena la madre mi vede, mi ritrovo in una stanza e, senza capire da dove sia arrivato, vedo un gatto enorme correre verso di me.

Costanza Milighetti 2A