Scuola

Dante dì

Il 25 marzo è il Dante dì, cioè la giornata dedicata a Dante Alighieri.
La data scelta è quella che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’oltretomba della Divina Commedia e rappresenta un’occasione per ricordare Dante in vari modi, ad esempio attraverso le iniziative che vengono svolte nelle scuole d’Italia.
Di Dante nelle classi si parla tanto e anche nella nostra scuola si sono svolte tante letture, riflessioni e disegni, come questi riferiti al primo anno di pandemia.

Dante e Virgilio davanti alla porta dell’Inferno (Desirèe Santicioli a.s. 2019-20)
Dante e la porta dell’Inferno (Noemi Amato a.s. 2019-20)
Paolo e Francesca (Desirèe Santicioli a.s. 2019-20)
Paolo e Francesca (Judy Garo a.s. 2019-20)
 Incontro con Ulisse (Emma Bartolini a.s. 2019-20)
Minosse giudice infernale (Emma Bartolini a.s. 2019-20)

Anche noi della classe 2D abbiamo parlato di Dante, abbiamo letto alcuni canti dell’Inferno e abbiamo conosciuto alcuni personaggi famosi, come Paolo e Francesca, Ulisse e il conte Ugolino. L’incipit della Divina Commedia è conosciuto in tutto il mondo:

Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai per una selva oscura
che la dritta via era smarrita

Dante parla a tutta l’umanità per far capire a tutti che ogni nostra azione svolta in vita ha delle conseguenze che si vedranno nell’aldilà.
Quali sono stati gli episodi e i personaggi che ci hanno colpito di più?
Mi è piaciuto Virgilio perché trattava bene Dante, gli faceva da padre. Gli voleva bene e lo aiutava quando lo vedeva in difficoltà (Mattia e Lorenzo).Per Dante deve essere stata una grande emozione viaggiare nell’oltretomba con il suo idolo (Elena).
Il mio personaggio preferito è Francesca che, anche se prova invidia per Dante che è vivo e può tornare sulla terra, rimane sempre gentile con lui (Giulia e Daria).
Francesca si era innamorata di Paolo e credeva che diventasse suo marito, invece ha dovuto sposare suo fratello Gianciotto, brutto e deforme. Anche Paolo amava Francesca e si accorgono di essere innamorati quando leggevano insieme un libro che parlava di una storia d’amore. Quando anche si baciarono, il marito li uccise. Ora sono nel girone dei lussuriosi dove tutti sono sbattuti da una bufera infernale, ma loro sono gli unici che stanno in coppia (Greta).
Secondo me è ingiusto che vengano punti per l’eternità perché quello che hanno fatto, lo hanno fatto per amore. Un po’ mi ha dato fastidio il fatto che Paolo non abbia parlato. Secondo me Dante alla fine del racconto di Francesca sviene perché si sente coinvolto, infatti anche lui amava Beatrice che non era sua moglie (Elena).
Una bella storia è quella di Ulisse, che dopo 10 anni di guerra e altri 10 anni in giro per il mondo, ha fatto ai suoi uomini un discorso molto convincente, chiamato “orazion picciola”, perché voleva oltrepassare le colonne d’Ercole nello Stretto di Gibilterra, anche se era vietato. Diceva che non dovevano farsi sfuggire questa occasione perché erano ormai vecchi. Appena attraversato lo stretto, Dio manda una tempesta e affogano tutti. Dante non commenta e non lo giustifica perché era andato contro la volontà di Dio (Niccolò e Viola).
Ulisse di Dante non è come quello di Omero: non torna a Itaca, ma sfida Dio così muore. (Semmi).
Non capisco il motivo per cui aveva avuto una mente incredibile per ingannare Troia e poi si è rovinato superando il confine del mondo(Tommaso).
E’ stato curioso e aveva voglia di conoscere, ma io lo capisco (Carlo).
Uno dei personaggi che mi sono piaciuti di più è Ugolino perché mi piace la sua storia, cioè un uomo che viene rinchiuso in una torre dal suo nemico politico e lasciato morire di fame insieme ai suoi figli. Però ho un dubbio su di lui: avrà mangiato o no i suoi figli? (Stefano).
A causa della fame è diventato cieco e forse si riduce a mangiare i suoi figli, infatti nel suo girone lui è sopra un dannato e gli mangia la testa: il dannato è l’arcivescovo Ruggieri, l’uomo che lo ha fatto morire (Veronica).
Mi ha colpito quando capisce dalla doppia mandata della chiave che non gli avrebbero più portato da mangiare e che sarebbe morto (Niccolò B.).
Mi piace il modo in cui si è vendicato per l’eternità: mangiare il cranio di chi lo aveva rinchiuso e lo aveva fatto morire insieme ai figli (Samuele S. e Samuele P.).
Penso che aver rinchiuso in una torre Ugolino con i suoi figli che non avevano fatto niente e farli morire di fame sia stata un’azione brutale (Andrea) (Elena) (Sara).
Dante, dopo il racconto della storia di Ugolino, avvenuta a Pisa, spera che tutti i pisani affoghino per aver permesso questo strazio, però secondo me è stato troppo esagerato perché la colpa non è di tutti i cittadini (Greta).
Il personaggio che mi ha incuriosito di più è Medusa, che si trova a difesa delle mura di Dite. E’ un demone con capelli formati da serpenti e che fa diventare statue le persone che la guardano (Carlo).
Il personaggio che mi ha colpito di più è Lucifero: cacciato dal Paradiso per essersi ribellato a Dio, venne spinto verso il centro della Terra ed essa si rifiutò di accoglierlo aprendo una voragine dove è finito incastrato (Samuele F.).
Lucifero è il capo dell’Inferno e prima di arrivare davanti a lui, Dante vede i dannati tutti congelato e sente un forte vento. Andando più avanti capirà che il freddo veniva dalle grandi ali da pipistrello di Lucifero che, sbattendole, facevano un vento così potente da congelare tutto quello che c’era intorno. Lucifero aveva anche tre teste di colore diverso: nella bocca della testa centrale mangiava Giuda, traditore di Gesù, e le bocche delle teste centrali mangiavano Bruto e Cassia, assassini di Cesare (Matteo).

Dopo aver letto l’albo illustrato di Daniele Aristarco “La Divina Commedia. Il primo passo nella selva oscura”, abbiamo creato dei libretti su Dante con informazioni sulla Divina Commedia e sui personaggi dell’Inferno spiegati in modo semplice, poi abbiamo inserito le frasi che ci hanno colpito e una frase per chiarire perché, secondo noi, bisogna leggere Dante.
La frase che mi piace è “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate” scritta nella porta dell’Inferno (Veronica).
Le frasi che mi piacciono sono “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse e da quel giorno più non vi leggemmo avante”, riferita alla storia di Paolo e Francesca, e “Poscia più che il dolor potè il digiuno”, riferita a Ugolino (Greta).
E quindi uscimmo a riveder le stelle (Samuele P.).
Lasciate ogni hobby voi che entrate (Carlo).
Avventura, un pizzico di fantasy, un goccio di horror, una visione di futuro (Giulia).
Dante Alighieri vi condurrà in un mondo nuovo attraverso i tre regni Inferno, Purgatorio e Paradiso. Leggetelo e imparerete cose mai sentite prima e scritte per voi (Sara).
Penso che la Divina Commedia non serva tanto nella vita, però è interessante sapere come sono scritte le storie (Mattia).
La Divina Commedia non è noiosa come si pensa, infatti ci sono avventure e dimostra come la pensava Dante sull’Inferno e sui peccati (Niccolò L.).
La Divina Commedia è da sapere perché è una storia mondiale (Stefano).
Nonostante la Divina Commedia sia molto lunga, è molto avvincente (Daria).
Leggete la Divina Commedia di Dante, così all’Inferno non ci andate (Samuele S.).
Va letta perché non ha solo testo, ma tanto altro (Viola).
La Divina Commedia è da leggere perché ti crea tante domande e ti fa capire come l’umanità non sia cambiata tanto dal XIV secolo al XXI (Semmi).
La Divina Commedia va letta perché insegna come uscire dai momenti difficili (Samuele F.).
Io leggerei la Divina Commedia perché nella vita servirà (Tommaso).
La Divina Commedia va letta perché, quando la leggi, anche una piccola frase ti trasporta nell’avventura dell’oltretomba che ha vissuto Dante, come se fossi insieme a lui (Lorenzo).
La Divina Commedia dà molti insegnamenti, ad esempio, insegna come non fare peccati, specialmente quelli gravi, perché la pena da scontare è molto brutta (Andrea).
La Divina Commedia si dovrebbe leggere perché è la storia di tutte le persone che sono finite all’Inferno, Purgatorio e Paradiso… dal punto di vista di Dante (Niccolò B.).
La Divina Commedia c’è l’insegnamento di Dante che vuole dare all’umanità, cioè che ogni azione porta delle conseguenze (Matteo).
Leggete la Divina Commedia perché vi servirà alle scuole medie e alle superiori e se siete curiosi di sapere in quale girone Dante vi avrebbe fatto finire (Elena).
Il giorno del Dantedì lo scrittore Daniele Aristarco ha fatto un collegamento dalla biblioteca Aldo Fabrizi di Roma per parlare del viaggio di Dante nell’oltretomba e noi lo abbiamo ascoltato, così abbiamo imparato nuove cose sulla Divina Commedia, abbiamo capito che quest’opera è importantissima è che è giusto che ci sia una giornata tutta dedicata a Dante Alighieri.

Classe 2D