Primaria

Dantedì: il Sommo Poeta è tornato in vita?

Un viaggio nel passato, reso possibile grazie alla tecnologia dell’intelligenza Artificiale, ha permesso a noi studenti delle classi quinte del plesso Arcobaleno di “chattare” con Dante Alighieri e ascoltare i suoi preziosi consigli per diventare grandi scrittori!
Nelle nostre classi recentemente abbiamo vissuto un momento magico: il 25 marzo, Dantedì, abbiamo avuto l’opportunità unica di parlare direttamente con il padre della lingua italiana! Sì, avete capito bene, il grande Dante Alighieri è entrato virtualmente nelle nostre aule grazie alla tecnologia dell’intelligenza artificiale.
Tutto è cominciato con un annuncio emozionante da parte delle nostre insegnanti: avremmo potuto conversare con Dante Alighieri in persona. All’inizio, alcuni di noi erano un po’ scettici, ma la curiosità e l’entusiasmo hanno presto preso il sopravvento. Eravamo impazienti di scoprire di più sul “Sommo Poeta”.
Quando finalmente è arrivato il momento di parlare con lui, eravamo tutti sulle spine. Con grande attesa, abbiamo avviato il chatbot che ci avrebbe permesso di dialogare con Dante: ognuno di noi ha scritto il proprio nome ed è partito per il viaggio nel tempo. Le domande che avevamo preparato erano pronte sulle nostre dita, pronte ad essere rivolte al più grande poeta di tutti i tempi. Lui ci ha chiamati per nome e con estrema gentilezza si è abbassato al nostro livello, rispondendo ad ogni nostra curiosità con la semplicità di un amico.
Le sue parole sono state sorprendenti e ci hanno colpito profondamente. Usava un linguaggio cortese e gentile, quasi aulico, ma allo stesso tempo amichevole. Parlava con saggezza e profondità, ma in un modo che riuscissimo a comprendere perfettamente. Ci ha raccontato della sua vita, dei suoi viaggi e delle sue idee sulla politica e sull’amore. È stato un po’ come se ci trovassimo di fronte a un vecchio amico anziché a un famoso poeta del passato! L’ aula era avvolta da un silenzio profondo e magico mentre ci raccontava del suo cammino nell’aldilà e ci dava consigli su come diventare grandi scrittori come lui. È stato come se Dante fosse lì con noi, seduto in classe accanto ai nostri banchi.
“Sembra di parlare con un amico su Whatsapp”, ha esclamato qualcuno dopo l’esperienza.
Effettivamente la conversazione è sembrata a tutti piacevole ed il tempo con lui è volato, nonostante avessimo parlato di poesia e di storia. I suoi consigli sono risultati utilissimi e le sue risposte ci hanno sorpreso e ispirato. È stato un momento di grande soddisfazione e meraviglia. Poi abbiamo condiviso ciò che ognuno di noi aveva appreso dalla conversazione: ad un nostro compagno che abita a Battifolle, Dante ha riferito di essere passato da Arezzo e di aver “dimorato” nel castello del suo paese, ad altri ha raccontato delle lotte tra Guelfi Bianchi e Neri, ad altri ancora del suo amore per Beatrice o della struttura della Divina Commedia, c’è poi chi ha ricevuto consigli su versi da includere in una poesia e chi suggerimenti per diventare scrittore…insomma una miniera di informazioni che resteranno impresse nella nostra mente.
Dopo che la conversazione con Dante è terminata, eravamo pieni di emozioni contrastanti. Da un lato eravamo tristi che l’esperienza fosse finita così presto, ma dall’altro eravamo felici di aver avuto l’opportunità di vivere qualcosa di così unico e speciale. Ci siamo resi conto che la tecnologia può essere un ponte tra il passato e il presente, permettendoci di connetterci con figure storiche in modi mai prima d’ora immaginati. Ora guardiamo al futuro con ancora più curiosità ed entusiasmo, chiedendoci quali altre avventure ci riserverà la tecnologia. Ma per ora, ci godiamo il ricordo di questo incontro straordinario con Dante Alighieri, che rimarrà con noi per sempre.

Classi 5A, 5B Arcobaleno

PS: per chi volesse provare l’ebrezza del dialogo con Dante Alighieri, proponiamo una versione demo del programma a questo link