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I cinque malfatti di Beatrice Alemagna

Questo albo illustrato, intitolato I cinque malfatti, scritto e illustrato da Beatrice Alemagna, parla di cinque personaggi che hanno caratteristiche fisiche molto strane: uno ha i buchi nella pancia, un altro è pieno di pieghe, un altro è molle e sempre stanco, uno è capovolto e l’ultimo è strano dappertutto.
Abitavano insieme in una casa sbilenca e non facevano niente tutto il giorno.

Un giorno arrivò da loro un personaggio perfetto, con tutte le cose al posto giusto. Voleva cambiarli, fargli trovare delle cose da fare, delle idee, altrimenti non servivano a niente. Ma quello bucato disse che le idee gli uscivano dai buchi, quello piegato disse che le idee le perdeva nelle pieghe, quello molle disse che le sue idee erano deboli, quello contrario disse che le sue erano alla rovescia e quello tutto strano disse che le sue erano tutte sbagliate. Quello bucato disse però che dai buchi usciva anche la rabbia, quello piegato disse che nelle pieghe conservava tutti i ricordi, quello molle dormiva facilmente, quello capovolto disse che vedeva le cose diverse da come le vedono gli altri e quello tutto strano disse che, siccome sbagliava tutto, quando gli riusciva qualcosa faceva festa!
Così lasciarono il perfetto da solo e tutti se ne andarono felici e contenti.

Quale di questi personaggi ci ha maggiormente colpito?

– il migliore è quello con i buchi, così riesce a far uscire da dentro di sé la rabbia (Lorenzo, Edoardo, Serena, Tommaso), la tristezza (Elisabetta) e tutte le emozioni che vuole (Mehdi, Noemi)
– mi piace quello tutto sbagliato, è carino e secondo me ha un bel carattere (Alessia)
– il perfetto è troppo vanitoso (Giulia, Thomas, Mehdi, Tommaso), egoista (Edoardo), viziato e arrogante (Gabriele, ), anche lui ha difetti perché non esiste chi è senza difetti (Samuele); il perfetto se la tira come se fosse perfetto davvero, invece è un egoista maleducato e con poco cuore (Serena), il perfetto non è perfetto perché la perfezione, se esiste, è una caratteristica soggettiva (Alessia), ha un naso triangolare nero più grosso di me (Giovanni), il libro dice che è bello, ma è brutto e è brutto anche di carattere, è il più imperfetto di tutti (Noemi)
– il molle mi rappresenta perché anch’io sono molto pigro/a (Thomas, Elisabetta), non immaginavo che esistesse un personaggio pigro quanto me (Serena)
– il molle è il più felice perché dorme sempre (Giovanni)
– io mi sento come quello tutto sbagliato che se fa qualcosa di giusto è contento (Edoardo, Emanuele)
– mi somiglia quello capovolto perché anch’io quando ballo sembro come lui (Alessia)
– mi piace quello tutto fatto male perché quando fa qualcosa bene se la gode (Samuele), festeggia con poco (Gabriele), perché non gli riesce niente e se qualcosa gli torna fa festa (Emanuele); il disegno non mi riesce e quando qualcosa mi viene bene faccio festa anch’io come quello tutto strano (Mehdi)
– potrebbe rappresentarmi quello capovolto, visto che sono una persona pazza ed estroversa, oppure quello piegato perché mi ricordo un sacco di cose, sia quelle inutili che quelle divertenti (Tommaso)

Qual è, secondo noi, il messaggio di questa storia?

– dobbiamo fregarcene del giudizio degli altri, non pensare alle cose negative che abbiamo, ma alle cose belle (Giulia, Mehdi)
– nessuno deve pensare di essere inutile e bisogna essere felici di quello che si è (Edoardo)
– ogni persona è se stessa e non si deve vergognare (Samuele)
– Nessuno è perfetto (Elisabetta) e sono tutti felici meno che il perfetto (Emanuele)
– Non conta l’aspetto esteriore, ma quello che c’è dentro (Thomas)
– per essere felici non serve essere perfetto (Gabriele)
– tutti sono perfetti per ciò che sono (Alessia)
– non giudicare le persone dalle apparenze; bisogna accettarsi per quello che siamo perché chiunque ha dei talenti (Serena)
– tutti vanno bene come sono e non bisogna giudicare gli altri (Noemi)
– anche se si è strani si può uscirne felici da tutto (Tommaso)

Se potessimo inventare un sesto malfatto che caratteristiche avrebbe?

– uno con la testa tra le nuvole che fa le cose senza pensarci (Giulia)
– uno con due teste che non vanno mai d’accordo e che hanno sempre idee contrarie l’una dall’altra (Damiano)
– uno con le zampe di ragno, esperto cuoco e disegnatore, con superpoteri, saper volare a grande velocità (Thomas)
– un personaggio piccolissimo che non ha voglia di fare niente, ma tanta voglia di sapere cose nuove (Mehdi)
– un personaggio che mangia tanto e non ingrassa (Elisabetta)
– uno senza mani che non riesce a prendere gli oggetti (Giovanni)
– il mio malfatto è un personaggio così rotondo che per camminare rotola e ha i capelli tutti crespi; è alto un metro e un tappo, ha le gambe corte, è fatto di vetro e contiene dentro il suo corpo un acquario (Serena)
– il mio malfatto ha un occhio solo e il colore della sua pelle e dei suoi capelli è strano (Noemi)
– il mio cammina storto perché con le sue forme geometriche triangolari non riesce a stare dritto, quindi cammina strisciando (Tommaso)

classe 1B