Iran ieri e oggi

Sabato 10 dicembre 2022 la nostra classe, la 3D, ha incontrato Nadia R., una signora molto gentile e simpatica originaria dell’Iran.

Abbiamo letto le informazioni sulla tragica vicenda accaduta a Masha Amini, morta perché indossava il velo in modo scorretto secondo la polizia morale, e abbiamo studiato l’Iran a geografia, quindi approfondire le notizie provenienti da questo paese è stato molto interessante. Nadia ci ha parlato delle caratteristiche geografiche, sociali e storiche dell’Iran e ci ha fatto anche scrivere il nostro nome in persiano, la lingua dell’Iran (una lingua molto difficile in cui le parole si scrivono da destra verso sinistra e che somiglia molto all’arabo!)

Noi le abbiamo fatto molte domande e le abbiamo chiesto molte curiosità e lei ha risposto a tutto ciò che volevamo sapere. Ha detto che in Iran il clima è secco, quindi sia in caso di caldo che di freddo, non si raggiungono valori insopportabili nonostante le temperature possano essere sia molto alte che molto basse. Ci ha fatto vedere alla lim alcuni piatti tipici dell’Iran molto invitanti e ci ha detto che il riso è la base di tutti i loro piatti. Ci ha detto che lo sport più diffuso è il calcio, però i calciatori non vengono pagati tanto quanto in Italia. Una delle cose che ci ha interessato di più riguarda la condizione delle donne in Iran, prive di molti diritti, ad esempio si possono vestire in casa come vogliono, ma quando escono devono indossare il velo o coprirsi completamente. Nadia ha detto che prima del regime religioso degli ayatollah regnava lo scià e le donne erano più libere e vestivano come da noi.

Con il regime le cose sono cambiate e le donne quando sono fuori casa devono indossare il velo. Nadia ci ha fatto vedere come indossare il velo e ha detto che indossare la veste che copre tutto il corpo a volte per lei era comodo, così non doveva preoccuparsi di uscire in modo troppo elegante e poteva rimanere vestita comoda sotto la veste. Questa faccenda del velo è molto discussa e per fare in modo che le donne possano ottenere più libertà si stanno svolgendo molte manifestazioni, in cui tante giovani donne protestano e al loro fianco ci sono anche tanti giovani uomini. Nonostante il pericolo di queste manifestazioni, infatti molti ragazzi sono stati uccisi dalla polizia, le proteste non si fermano e la polizia, che aveva represso tante rivolte simili in passato, questa volta non ce la fa a intervenire perché le persone che protestano sono tante.

Nadia ci ha detto di non dare per scontato quello che abbiamo, perché nei posti nel mondo dove ci sono le dittature non è possibile essere liberi come lo siamo noi. È stata un’esperienza che ci ha colpito e, per esempio, scrivere il nostro nome in persiano è stato molto emozionante!

Greta Tavanti, Viola Riccucci, Daria Alamanni, Sara Stepien 3D