Diritto chiama Dovere
Il 20 novembre di ogni anno si celebra la giornata internazionale dei Diritti dei bambini e degli adolescenti.
Il nostro Istituto è molto sensibile alle problematiche legate alla Cittadinanza, perciò ogni anno dedichiamo particolare attenzione a questo argomento.
Le classi quinte sono coinvolte in una sentita cerimonia presenziata dalla Dirigente e dal Sindaco che consegnano la Cittadinanza Onoraria ai bambini figli di genitori stranieri.
Per organizzare la giornata abbiamo lavorato insieme a classi aperte e abbiamo scoperto di essere titolari di numerosi diritti garantiti dalla Convenzione ONU sottoscritta nel 1989. Un diritto è una libertà di cui godiamo, che ci spetta per legge e permette a ciascuno di vivere in serenità.
Apparentemente i diritti garantiti dalla Convenzione Onu a noi sembrano scontati perché ne godiamo in maniera “inconsapevole”, però tanti nostri coetanei che abitano in altri Paesi e vivono in situazioni difficili sia a livello politico che economico, non li vedono riconosciuti.
Tutto ciò ci ha fatto riflettere su quanto siamo fortunati, ma anche sul fatto che, per garantire i diritti di tutti, ognuno di noi deve rispettare dei doveri: non sempre purtroppo ce ne ricordiamo!
Invece è proprio chiaro che “Diritto chiama Dovere”!
Tutti siamo d’accordo sul diritto al cibo, ma quanti di noi buttano tranquillamente il contenuto del piatto, nascondendosi dietro un “non mi piace”?
Anche il diritto alla famiglia è cosa naturale, ma ci ricordiamo di ascoltare i nostri genitori anche quando ci negano ciò che desideriamo?
Riconosciamo il diritto all’informazione, ma noi ci preoccupiamo delle notizie che diffondiamo?
Da qui è nata l’idea del nostro albero le cui foglie crescono in coppia: diritto/dovere.
Lo abbiamo presentato in occasione della festa di lunedì 22 novembre eravamo emozionatissimi perché per la prima volta abbiamo esposto le nostre idee davanti alle autorità.
È stato un momento irripetibile perché ha fatto da cornice a questi splendidi cinque anni trascorsi insieme.
Arcobaleno 5B
Esistono due certificazioni maggiormente diffuse a livello mondiale che ci parlano di una gestione sostenibile del patrimonio boschivo del pianeta.
La più famosa isola di plastica di trova nell’Oceano Pacifico ed è nota come Great Pacific Garbage Patch2. È la più antica al mondo, la sua esistenza è stata ufficializzata nel 1997, ma la sua presenza era già nota dagli anni ’70. È anche l’isola di plastica più grande, con una superficie stimata pari a quella della penisola iberica. Nessuno sa quanti detriti siano presenti e compongano il Great Pacific Garbage Patch, anche perché è troppo esteso per permettere un’accurata misurazione. Inoltre, non tutta la spazzatura galleggia sulla superficie, i detriti più densi possono affondare per diversi centimetri o anche metri sotto la superficie, il che rende l’area del vortice quasi impossibile da misurare.
Il Villaggio di Babbo Natale si trova a Rovaniemi, in Finlandia. Babbo Natale ha fatto della Lapponia, nel nord della Finlandia la sua casa da secoli e il Circolo Polare Artico gli sta a cuore proprio perché molti segreti del Natale affondano le loro radici in questo luogo magico. Il Villaggio di Babbo Natale è una destinazione adatta per le famiglie, con tantissime cose da vedere e da fare e per tutte le età.
Terra di Sami, aurore boreali soli di mezzanotte, la Lapponia è un luogo indimenticabile a due passi dal Circolo Polare Artico.
Le pale eoliche producono l’energia eolica cioè quella prodotta dal vento.
Nella stratosfera vi è un’elevata concentrazione di ozono importante perché funziona come un filtro che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, che altrimenti sarebbero troppo forti, e allo stesso tempo aiuta a produrre quell’effetto serra che non è affatto nocivo di per sé, ma anzi aiuta a riscaldare il nostro pianeta.