Esperienza cinema
L’esperienza del cinema ha avuto inizio con l’anno scolastico attuale con l’attrice Amina Kovacevic, che ci ha fatto fare dei giochi di presentazioni e man mano che si andava avanti con questo progetto ci siamo conosciuti meglio. Dopo un po’ di tempo è arrivata Silvia Martini che ci ha fatto colorare un disegno di una nave chiamata (NAVE DEI FOLLI) che si ambientava nel fiume Arno.
Poi abbiamo avuto altri interventi in classe di altri operatori come Erika, Tommaso, il professore di musica ecc. Alcuni nostri compagni sono stati scelti come protagonisti per registrare il film. Gli altri che non erano stati scelti hanno avuto altri ruoli: (bakestage, aiutanti dei registi, ciakisti, truccatrici), Dopo alcune scene registrate a scuola, alcuni di noi sono andati in un bosco a Civitella. E’ stata un’esperienza unica: il progetto si chiama VISIONI FUORI CAMPO.
Alessia Cerini 1B


Nella stratosfera vi è un’elevata concentrazione di ozono importante perché funziona come un filtro che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, che altrimenti sarebbero troppo forti, e allo stesso tempo aiuta a produrre quell’effetto serra che non è affatto nocivo di per sé, ma anzi aiuta a riscaldare il nostro pianeta.
Le pale eoliche producono l’energia eolica cioè quella prodotta dal vento.


Terra di Sami, aurore boreali soli di mezzanotte, la Lapponia è un luogo indimenticabile a due passi dal Circolo Polare Artico.
Il Villaggio di Babbo Natale si trova a Rovaniemi, in Finlandia. Babbo Natale ha fatto della Lapponia, nel nord della Finlandia la sua casa da secoli e il Circolo Polare Artico gli sta a cuore proprio perché molti segreti del Natale affondano le loro radici in questo luogo magico. Il Villaggio di Babbo Natale è una destinazione adatta per le famiglie, con tantissime cose da vedere e da fare e per tutte le età.
La più famosa isola di plastica di trova nell’Oceano Pacifico ed è nota come Great Pacific Garbage Patch2. È la più antica al mondo, la sua esistenza è stata ufficializzata nel 1997, ma la sua presenza era già nota dagli anni ’70. È anche l’isola di plastica più grande, con una superficie stimata pari a quella della penisola iberica. Nessuno sa quanti detriti siano presenti e compongano il Great Pacific Garbage Patch, anche perché è troppo esteso per permettere un’accurata misurazione. Inoltre, non tutta la spazzatura galleggia sulla superficie, i detriti più densi possono affondare per diversi centimetri o anche metri sotto la superficie, il che rende l’area del vortice quasi impossibile da misurare.
Esistono due certificazioni maggiormente diffuse a livello mondiale che ci parlano di una gestione sostenibile del patrimonio boschivo del pianeta.