Recensione dell’albo illustrato “Il nemico”
Il libro è ambientato durante una guerra, anche se non si dice quale. È un albo illustrato e le parole sono poche, molto è lasciato all’immaginazione del lettore. Comunque in questa guerra ci sono due soldati che sono nemici e che vivono in due trincee l’una di fronte all’altra. Uno di questi soldati si vede con il fucile pronto a uccidere, ma i due non si vedono mai.
Un soldato ha un manuale dove c’è scritto che il nemico è pericoloso, ammazza persone e animali, è un mostro! Una notte senza luna il primo soldato ne approfitta per uscire dalla sua trincea e andare nella trincea dell’altro soldato – il nemico, il mostro. Si traveste coprendosi con delle foglie, sembra un cespuglio, ma quando esce dalla sua trincea vede qualcosa che gli sembra un leone (in realtà è il suo nemico che è uscito e che sembra un cespuglio anche lui). Il primo soldato pensa che il nemico dorma e che quando arriverà nella sua trincea gli sparerà, ma prima di sparargli lo vuole vedere bene in faccia. Vede però che nella trincea non c’è nessuno, ma ci sono barrette e carne secca, stessa cosa che mangia lui, e foto di famiglia.
A lui non sembra possibile che il nemico, il mostro possa avere una famiglia come ce l’ha lui. Vede anche un manuale dove è indicato il nemico da sconfiggere e quel nemico è come lui. Capisce che quel soldato che ha di fronte non è né un mostro né un nemico, ma un soldato come lui. Capisce che la guerra è inutile e spera che finisca prima possibile. Tornato al suo posto, invece di lanciare una granata, lancia al soldato nella trincea opposta un messaggio dentro una bottiglia. Anche l’altro soldato, nello stesso momento, lancia una bottiglia con un messaggio dentro.
Secondo me nel biglietto c’è scritto:
Facciamo finire questa guerra, abbiamo bisogno di pace.
Siamo uguali, non battiamoci più.
Torniamo entrambi dalle nostre famiglie e apprezziamo la vita
Sara Stepien 3D


Nella stratosfera vi è un’elevata concentrazione di ozono importante perché funziona come un filtro che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, che altrimenti sarebbero troppo forti, e allo stesso tempo aiuta a produrre quell’effetto serra che non è affatto nocivo di per sé, ma anzi aiuta a riscaldare il nostro pianeta.
Le pale eoliche producono l’energia eolica cioè quella prodotta dal vento.


Terra di Sami, aurore boreali soli di mezzanotte, la Lapponia è un luogo indimenticabile a due passi dal Circolo Polare Artico.
Il Villaggio di Babbo Natale si trova a Rovaniemi, in Finlandia. Babbo Natale ha fatto della Lapponia, nel nord della Finlandia la sua casa da secoli e il Circolo Polare Artico gli sta a cuore proprio perché molti segreti del Natale affondano le loro radici in questo luogo magico. Il Villaggio di Babbo Natale è una destinazione adatta per le famiglie, con tantissime cose da vedere e da fare e per tutte le età.
La più famosa isola di plastica di trova nell’Oceano Pacifico ed è nota come Great Pacific Garbage Patch2. È la più antica al mondo, la sua esistenza è stata ufficializzata nel 1997, ma la sua presenza era già nota dagli anni ’70. È anche l’isola di plastica più grande, con una superficie stimata pari a quella della penisola iberica. Nessuno sa quanti detriti siano presenti e compongano il Great Pacific Garbage Patch, anche perché è troppo esteso per permettere un’accurata misurazione. Inoltre, non tutta la spazzatura galleggia sulla superficie, i detriti più densi possono affondare per diversi centimetri o anche metri sotto la superficie, il che rende l’area del vortice quasi impossibile da misurare.
Esistono due certificazioni maggiormente diffuse a livello mondiale che ci parlano di una gestione sostenibile del patrimonio boschivo del pianeta.