La serie Netflix the 100
The 100 è una serie tv che mi è piaciuta molto.
È ambientata nel futuro e nello spazio si crede che non sia più possibile vivere sulla terra a causa delle radiazioni. 100 ragazzi devono fare un esperimento per vedere se si può vivere sulla terra, così si rifugiano in una navicella spaziale e vengono inviati sulla terra per vedere se è di nuovo possibile tornare a vivere. Tra loro ci sono Clark e un suo amico, personaggi principali della serie. In realtà i 100 ragazzi scoprono che la terra è abitabile. Pian piano cercheranno tutti di venirci.
Alcuni dei miei personaggi preferiti sono Raven, Monthy e Octavia.
Di personaggi ce ne sono altri, ma sono meno importanti.
Tutti insieme affronteranno il nuovo pianeta insieme a Clark, però non voglio fare qualche spoiler.
La serie è finita un anno fa, ha sette stagioni e si trova su Netflix.
Samuele Imparati 1B



Nella stratosfera vi è un’elevata concentrazione di ozono importante perché funziona come un filtro che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, che altrimenti sarebbero troppo forti, e allo stesso tempo aiuta a produrre quell’effetto serra che non è affatto nocivo di per sé, ma anzi aiuta a riscaldare il nostro pianeta.
Le pale eoliche producono l’energia eolica cioè quella prodotta dal vento.


Terra di Sami, aurore boreali soli di mezzanotte, la Lapponia è un luogo indimenticabile a due passi dal Circolo Polare Artico.
Il Villaggio di Babbo Natale si trova a Rovaniemi, in Finlandia. Babbo Natale ha fatto della Lapponia, nel nord della Finlandia la sua casa da secoli e il Circolo Polare Artico gli sta a cuore proprio perché molti segreti del Natale affondano le loro radici in questo luogo magico. Il Villaggio di Babbo Natale è una destinazione adatta per le famiglie, con tantissime cose da vedere e da fare e per tutte le età.
La più famosa isola di plastica di trova nell’Oceano Pacifico ed è nota come Great Pacific Garbage Patch2. È la più antica al mondo, la sua esistenza è stata ufficializzata nel 1997, ma la sua presenza era già nota dagli anni ’70. È anche l’isola di plastica più grande, con una superficie stimata pari a quella della penisola iberica. Nessuno sa quanti detriti siano presenti e compongano il Great Pacific Garbage Patch, anche perché è troppo esteso per permettere un’accurata misurazione. Inoltre, non tutta la spazzatura galleggia sulla superficie, i detriti più densi possono affondare per diversi centimetri o anche metri sotto la superficie, il che rende l’area del vortice quasi impossibile da misurare.
Esistono due certificazioni maggiormente diffuse a livello mondiale che ci parlano di una gestione sostenibile del patrimonio boschivo del pianeta.